Dietro le quinte di Atelier10 - Daniela Monasterio di Danilla

maggio 10, 2018 Atelier10 0 Comments

L'intervista di Maggio sarà dedicata ad un mondo molto colorato e dal sapore "botanico", dove la fantasia, il duro lavoro e il bellissimo sorriso della nostra Daniela fanno davvero la differenza. Per chi ancora non conosce questo fantastico brand (e sappiamo che ormai sono pochissimi) oggi vi accompagniamo sulla soglia del laboratorio di Danilla.

Chi sei, cosa fai e dove vivi?
Ciao sono Daniela, le mani e la mente del mio progetto artigianale che si chiama Danilla. Stampo tessuti a mano che poi trasformo in borse, zaini e piccoli accessori. Lavoro nel mio laboratorio a Pescara. Sono un'architetto di studi ma la mia unica e grande passione è il saper fare con le mani.

Quando, come e perché hai iniziato? Raccontaci la tua storia.
Ho iniziato per caso, mio figlio era appena nato ed ero a casa in maternità, era il 2013. Un giorno apro l'armadio e ritrovo la mia vecchia macchina per cucire ed ho iniziato a fare piccole cose per me. Poi qualcosa per le amiche, poi sono arrivate le amiche delle amiche e li mi sono resa conto che la cosa poteva avere un futuro, ma avevo bisogno di quella particolarità per essere unica e diversa da quello che il web già proponeva. Così pensando e ripensando, è arrivata l'idea di stampare a mano i tessuti per le mie borse.

Da dove trai ispirazione e come nascono le tue creazioni?
Ho una grande passione per la natura, ma ancora di più per le foglie, ed è proprio dalla loro forma che traggo ispirazione. Dallo schizzo devo tirar fuori un disegno ben più chiaro e preciso che poi verrà sagomato su una lastra di linoleum, o gomma che sarà il timbro vero e proprio. A questo punto iniziano le varie prove, i ritocchi e le ristampe sono di normale amministrazione. Questa è sicuramente la fase più lunga nella realizzazione di una borsa Danilla. Le fasi successive sono molto più fluide, perché per le mie borse ho scelto di utilizzare forme semplici e pulite, l’attenzione deve essere tutta sui disegni.

Che tecniche utilizzi e quali materie prime impieghi per realizzare le tue creazioni?
Come ho detto, i miei tessuti sono stampati a mano. Per fare questo preparo personalmente i timbri intagliando una lastra di gomma o linoleum. Semplice ma non tanto facile, perché non basta avere un buon timbro per una buona stampa, occorrono anche buoni colori. Io ho scelto colori da serigrafia professionali a base d'acqua. Si, la parte eco è molto importante nel mio processo creativo, utilizzo stoffe di recupero prodotte in Italia e vera pelle italiana a concia vegetale.

Dacci una piccola dritta tecnica o un trucchetto del mestiere da condividere con chi ci legge e si cimenta con la tua stessa tecnica creativa.
Ogni tessuto assorbe in modo diverso il colore , per questo non è detto che stendere il colore a rullo sul timbro sia l'ideale. Come trovare la tecnica giusta? Provare e ingegnarsi!

Come e dove promuovi od esponi le tue creazioni?
Il mio lavoro si svolge principalmente on line. Ho uno shop su marketplace ETSY, ho un blog dove racconto del mio lavoro e da quest'anno ho anche una newsletter, un posto riservato per chi ama le mie creazioni. Poi ci sono anche i social, uso prevalentemente Instagram perché mi piace comunicare attraverso le foto.

Il contesto in cui vivi ha in qualche modo favorito o influenzato il tuo lavoro?
Il bello di questo lavoro è che lo puoi fare ovunque, dalla grande città al piccolo paese, l'importante è avere una connessione a internet! Abito in una regione dal cuore verde, l' Abruzzo, era doveroso e piuttosto facile ispirarsi alla natura.

Quali sono i tuoi obiettivi per il futuro?
Il mio obiettivo è sicuramente quello di crescere, di acquisire nuove competenze come artigiana, ma anche di rendere la mia attività solida e duratura. Voglio consolidare la mia immagine ma soprattutto il mio prodotto.

Prova spiegare cosa vuol dire per te la realtà dell'artigianato e dell'handmade, come se parlassi a qualcuno che non si è mai avvicinato a questa realtà.
Sinceramente faccio tanta tanta fatica a spiegare questa realtà soprattutto alle persone che non sono interessate. In questi ultimi anni ho capito che non dobbiamo essere tutti amanti dell'handmade, che tra l'altro implica una vera apertura mentale. Però quando mi ritrovo a parlare del mio lavoro e l'altra persona legge il mio entusiasmo allora cerco di raccontare questo mondo fatto di tanta creatività ma che comunque richiede tante competenze, non solo manuali. Questa per me è la vera e nuova realtà dell'artigianato.

Cosa significa per te vendere ed acquistare handmade al giorno d'oggi?
Ammetto che amo più comprare che vendere! Scherzi a parte, comprare handmade è come farsi un regalo: la scelta, l'attesa e poi quando apri il pacco l'emozione è assicurata. Quando vendo handmade cerco di far vivere queste stesse emozioni alla mia cliente, che poi diventa quasi sempre amica, cerco di coccolarla e di emozionarla. Comprare handmade deve essere così, altrimenti c'è amazon.

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